1 mela; 12,50 g di burro; 12,50 g di zucchero di canna. Per servire: Nutella, foglie di menta.
Lavate la mela e tagliatela in dodici spicchi; eliminate i semi e il torsolo; fate fondere il burro in una padella, aggiungete lo zucchero e mescolate fino a ottenere un caramello; immergete gli spicchi di mela e fateli imbiondire rimescolando. Ricostituite la forma della mela, disponete un filo di cioccolato per disegnare il gambo e due foglie di menta per rappresentare il fogliame.
Vedrete: alla fine sembra la pochette di un disco dei Beatles. È un omaggio a New York, la Grande Mela, che potete completare con una boule di gelato alla vaniglia
A guardare un carrello del supermercato di donne che hanno figli ragazzini, c’è da farsi venire dei dubbi sulla qualità dell’amore materno: merendine, biscottini, gelatini, cioccolatini, caramelline, budinini, muffini, girelline, plumcakini, kinderini, ovettini, snackettini, fiestine, fruttini, tutta roba che io, personalmente, non considererei commestibile nemmeno su un’isola deserta e senza altro cibo a portata di mano.
Ma come si fa a dare da mangiare a un figlio in questo modo.
Qui il discorso sembra parallelo a quello che riguarda gli animali, per cui cani e gatti sono nutriti solo con croccantini e scatolette e se uno dice ma come mai, trovi pure qualcuno che ti risponde che è solo così che i cani e i gatti arrivano all’età veneranda che consente loro di stare a fare compagnia ai padroni per un sacco di tempo.
Io ho avuto due gatte in tempi successivi, non mangiavano solo croccantini e scatolette, mangiavano pesce surgelato, fatto bollire con qualcosa dentro, carne di pollo, a una piacevano gli asparagi, me ne accorsi una volta che li lasciai, appena bolliti, a freddare su un canovaccio sul tavolo della cucina, quando rientrai le punte erano scomparse ed erano rimasti solo i gambi, tutti belli allineati, i gatti, si sa, sono animali ordinati.
Se in natura essi mangiano topolini, uccellini, insetti e lucertole, ti viene il dubbio che in casa non possano solo gradire i croccantini.
Insomma, non dico di fare come quelli che hanno il pitone e tengono in freezer i sorcetti che scaldano al microonde perché altrimenti, se sono freddi, la loro bestiola non li riconosce come commestibili.
Però.