
Giacomo Balla, Lampada ad arco, 1909-11
A questo punto io feci osservare che tutti i linguaggi sono pieni di immagini e di metafore la cui origine si va perdendo, insieme con l’arte cui sono state attinte…scomparsi i mulini a pietre sovrapposte, dette anche palmenti, in cui per secoli si era macinato il grano…ha perso ogni riferimento la frase “macinare” o “mangiare a quattro palmenti”, che tuttavia viene ancora meccanicamente ripetuta…
Primo Levi, Cromo, Il sistema periodico, 1975
Aveva ragione quell’amico mio, fotografo e artista, che una volta mi disse tu mi mandi una mail e io mi aspetto una lettera, con la busta e il francobollo, altrimenti si dovrebbe trovare un nome nuovo per questa cosa diversa.
Lo stesso per il film, che se diventa digitale, come fa a chiamarsi ancora così, chiedetelo alla gente del cinema, che cambiamenti ci sono stati, dall’impossibilità per la troupe di rivedere la sera tutti insieme il girato, che in inglese e in francese si chiama rushes, visto che il girato si rivede individualmente sul proprio computer, al fatto che prima la pellicola costava, quindi si stava attenti, e adesso si gira senza farci più caso.
Del resto stamattina, io, che evidentemente non è che sia del tutto sveglia, a un semaforo ho impiegato almeno dieci secondi a capire che cosa fosse quella specie di alfabeto Morse che si illuminava su una macchina che stava davanti a me.
Che doveva, evidentemente, girare a sinistra, e quella era una delle tante forme che ha assunto il lampeggiatore, che io mi ostino, come tanti, a chiamare freccia perché lampeggiatore mi fa strano.
E mi fa strano anche freccia, visto che qualunque lampeggiatore, tanto meno l’alfabeto Morse di stamattina, sembra tale.
Però: «(freccia indica anche) il dispositivo (propriam. f. di direzione) che negli autoveicoli si alzava manualmente a destra o a sinistra per segnalare il cambio di direzione di marcia, ora sostituito da apparati luminosi lampeggiatori».
Insomma, nelle prime automobili, la freccia c’era davvero.
Aggiungo che, in tutto questo lampeggiare, al semaforo successivo, dove avevo una macchina davanti a me che era come la mia, mi sono intenerita sull’indicatore di direzione: limpido, chiaro, funzionale.
Sembrava proprio quello che era.
Ma è giunto il momento di parlare di qualcosa che non è più.
Ovvero della lampada che è scomparsa dalla lampada.
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