Ieri sono stata a tavola tre ore.
Uno dice chissà quanto hai mangiato e invece no, ho mangiato quello che mangio normalmente, forse poco più del solito anche se certamente più esotico, perché ho mangiato tutta una serie di antipasti egiziani, che erano però in porzioni piccole, colorate, tutte messe con molta eleganza nei piatti, c’era anche di lato un piccolo tavolino di servizio dove ne sono arrivate altre.
Alla fine ho mangiato pure una Tarte Tatin calda che, al contrario di come è di regola questo dolce, basso, con fette larghe, era un parallelepipedo alto, con sopra le mele caramellate.
Cioè, non ho mangiato un intero pezzo di Tarte Tatin perché ci siamo fatti portare una sola porzione, con due forchette.
Allora uno dice per tre ore che hai fatto.
Ho parlato.
Parlato e ascoltato parlare, in una di quelle situazioni che certe volte si creano e altre no e poi tu va’ a capire come e perché con qualcuno funziona e, con qualcun altro, no.
E di che cosa hai parlato. Continua a leggere